Come evitare che pioggia, pulviscolo e moscerini disturbino i nostri occhi mentre siamo in bici.  Occhiali e lenti a contatto.  Proteggersi dal sole.  I colori delle magliette più adatti a farci individuare mentre pedaliamo.

Oggi ttte le migliori case di produttrici di occhiale a sole hanno in catalogo lenti in grado di filtrare i raggi ultravioletti e ridurre la dominante blu, il che rende più nitida la visione in condizioni particolari come, per esempio, in montagna.

Tra i più noti ciclisti professionisti con problemi di vista, Laurent Fignon, che non ha mai rinunciato ai suoi classici occhiali con montatura di metallo.  Anche l’abbigliamento: i colori fuorescenti, il giallo, il celeste, ò’arancione e il verde, meglio se chiari e “fluo”, sono i colori che meglio ci permettono di renderci visibili, specie se ci capita di pedalare in condizioni di scarsa visibilità.

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LENTI A CONTATTI E OCCHIALI PER CICLISTI
on sono pochi i ciclisti di buon livello che fanno uso durante gli allenamenti e le competizioni di occhiali da vista per correggere difetti visivi più o meno importanti.
Alcuni di essi, poi, possono essere definiti “occhialuti celebri”.
La possibilità che un corpo estraneo entri nell’ occhio è più elevata nelle giornate di
pioggia, quando la ruota posteriore della bicicletta solleva dalla strada acqua e poltiglia
che finiscono inevitabilmente sul viso del ciclista in scia.
I corpi estranei, il più delle volte, vengono allontanati dalla cavità oculare automaticamente con l’ausilio della lacrimazione; raramente rimangono a contatto con la superficie dell’ occhio. In tal caso è consigliabile cercare di spostare il materiale estraneo verso l’angolo dell’ occhio attraverso piccoli massaggi effettuati sulla palpebra chiusa e solo successivamente tentare l’asportazione attraverso abbondante lavaggio con acqua pulita (anche con aggiunta di acido borico) o con un lembo di stoffa.
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LENTI DA VISTA
Come già accennato un’ altra tematica di rilievo è quella relativa ai ciclisti che sono costretti all’uso delle lenti per correggere difetti visivi quali miopia, astigmatismo, etc. Per uno sportivo la necessità di usare gli occhiali può costituire in alcuni casi un vero e proprio handicap. Se, poi, si tratta di un corridore ciclista, spesso costretto a gareggiare ed allenarsi in situazioni ambientali avverse (pioggia, fango), i problemi aumentano.
Eppure non sono pochi i corridori che riescono a competere ad alto livello malgrado siano costretti a portare gli occhiali.
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ATTENTI ALLA CONGIUNTIVITE
a congiuntivite! infiammazione che interessa la congiuntiva! ossia la sottile membrana che ricopre la superficie posteriore della palpebra e la superficie anteriore del bulbo oculare! risulta faffezione più frequente a carico de/fapparato oculare del ciclista. Probabilmente! nel caso del ciclismo! ciò è da mettere in relazione al contatto diretto di tale membrana con fambiente esterno e in particolare con aria ed acque inquinate! calore! radiazioni etc.
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PROTEGGERSI DAL SOLE
Uno dei più efficaci sistemi di protezione, nonché ausilio fondamentale per non penalizzare la pratica del ciclismo all’aria aperta, è sicuramente rappresentato dall’uso di occhiali da sole. Le ultime novità del settore sembrano mostrare una diminuzione
della scelta delle lenti solo in base al requisito estetico (colore) ed una contemporanea
crescita della richiesta di lenti tecnologicamente sofisticate come, ad esempio, le polaroid e quelle che contrastano l’eccesso di blu presente nella luce diurna.
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FARSI VEDERE
In ultimo potrebbe essere opportuno accennare ad un’ altra importante chiave di connessione tra attività ciclistica e processi visivi. Ci si vuoI riferire alla capacità di distinguere e/o identificare meglio persone ed oggetti in condizioni di penombra come ad esempio all’imbrunire; altrettanto importante risulta ovviamente l’essere individuati in condizioni di scarsa luminosità.
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UN CENTRO PER GLI OCCHI DEGLI SPORTIVI
In Italia uno dei ricercatori più autorevoli in questo campo è senz’altro iI dotto Vittorio Roncagl diplomato in Optometria, laureato in Psicologia e Presidente del Comitato
direttivo dell’Accademia Europea di Sport Vision. Presta il suo servizio nel primo Centro Europeo dedicato allo Sport Vision situato a Cervia in provincia di Ravenna.
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LA BICICLETTA – Dicembre 1995 

Roberto Corsetti