Da questo numero de “L’Ottico” si attiva una collaborazione con Vittorio Roncagli, che avrà modo di farci scoprire quegli aspetti, a volte non perfettamente conosciuti, della nostra bellissima professione.
In questo spazio infatti non si parlerà di moda o di strategie di acquisto e di vendita, ma di come la vista o meglio, la “funzione visiva” sia correlata ad aspetti come il comportamento, la postura, l’efficienza, l’apprendimento, lo sport, il lavoro e, in definitiva, significhi qualità della vita.
Questo articolo iniziale nasce infatti da un colloquio con Roncagli, che ci porta a fare una riflessione a voce alta sui “massimi sistemi” della professione, moderna dell’ottico nel nostro Paese.

Tante professioni non-mediche si occupano quotidianamente di migliorare la salute e la qualità della vita delle persone. Pensiamo per esempio ai Fisioterapisti, agli Osteopati ed ai Chiropratici che riabilitano le persone dopo i traumi ed alleviano i comuni e fastidiosi dolori articolari e muscolari, pensiamo agli Infermieri ed alle Assistenti di Base che sono quotidianamente a contatto con persone che necessitano di tutto il loro preziosissimo aiuto. Oppure alle Logopediste che rieducano la voce sia ai bambini che agli adulti.
Pensiamo ai Podologi, che permettono a tante persone di camminare in modo corretto grazie ai plantari.

Tutte le professioni sanitarie non-mediche hanno in comune un aspetto: il “prodotto” che offrono è finalizzato a far vivere meglio le persone. A volte, tale “prodotto” è rappresentato da ausili, a volte da accessori, a volte semplicemente dal tempo e dall’esperienza messa a disposizione delle persone che di esso necessitano.

E allora perché pensare all’Ottico solo come ad un commerciante, un. venditore di occhiali? Se così fosse, il negozio di Ottica sarebbe equipan rabile a un negozio di abbigliamento e l’occhiaie non sarebbe a di più di un capo di vestiario. È vero che l’occhiaie fa parte del fashion, rappresenta anche un accessorio di abbigliamento, ma’l’occhiale è soprattutto un access’orio per la salute ed il ‘benessere, l’ausilio sanitario più utilizzato al mondo. Ed anche il più potente perché’ il suo utilizzo non permette solo di “vedere bene” ma soprattutto di usufruire di tale funzione· per svolgere in modò adeguato tutte le attività di cui le persone necessitano. Grazie agli occhiali, oltre un terzo della popolazione giovane del mondo occidentale affetta da ametropie visive, conduce una vita normal~ e grazie ad essi coloro non più giovanissimi possono continuare a vedere nitido da vicino, praticare una professione, leggere, aggiornarsi; in definitiva vivere meglio.

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L’Ottico – Febbraio 2005 

Fabio Andriola