E’ GIUSTO che un Optometrista/ortottista si interessi anche di Postura. Che un Fisioterapista si interessianche di Postura. Che un Vestibologo, un Osteopata, un Odontoiatra, un Podologo si interessinoanche di Postura. E’ CORRETTO ED AUSPICABILE creare sempre più complementarietà cercando diunirsi in equipes multidisciplinari. E’ INDISPENSABILE cercare di arrivare alla causa primaria dell/disordinepostura/e” del soggetto, se possibile. Questo lavoro cerca una strada in questa direzione.Le afferenze che ora sappiamo influire sul controllo tonico-posturale e visivo rispetto all’ambiente sonorappresentate da:
a) segnali labirintici dei canali semicircolari e delle macule, ma soprattutto quelli utricolari e sacculari(labirinto posteriore) (Gagey, 1991). La funzione del labirinto posteriore può essere riassunta nei treseguenti elementi:1) informazione sulla posizione del capo nello spazio attraverso una via vestibolo-corticale, il cuidecorso non è completamente noto (Villeneuve, 1991);2) distribuzione corretta del tono muscolare antigravitario (Magnus, 1926) attraverso la via vestibolo… spinale;3) controllo riflesso dei movimenti oculari attraverso il fascicolo longitudinale mediale;
b) segnali retinici, foveali e periferici; I/La regina dei mezzi di informazione è la vista”(Ricciardi, 1998)
c) segnali propriocettivi provenienti dalla muscolatura cervicale profonda ed estrinsecadell’occhio(Ughio, 1980), dai recettori articolari degli arti e della colonna in toto, dai fusi neuromuscolarie dai recettori tendinei, del Golgi, fasciali;
d) segnali provenienti dai recettori tattili della pianta dei piedi;
e) segnali uditivi;
f)segnali cutanei;
g) segnali provenienti dal sistema cranio-occluso-mandibolare (Nahmani L. 1991).
Le varie afferenze sono sottoposte al controllo del cervelletto (verme) e dei centri corticali e sottocorticali;in tal modo originano i riflessi vestibolo-spinali e reticolo-spinali. 1/ controllo volontario dell’assettoposturale utilizza lo via piramidale (Schieroni, 1983).Da un semplice modello interpretativo meccanico, in cui il corpo assume l’atteggiamento possibile infunzione della forza di gravità come risultato soprattutto dei riflessi vestibolo e cervico-spinali si è oraarrivati ad un modello teorico di riferimento sistemico-cibernetico in cui l’uomo è visto come un sistemain continua dinamica interrelazione, sia con l’ambiente esterno che con quello interno, attraversoun incessante scambio informativo. L’essere umano è quindi in continua fluttuazione tra cambiamentoe stabilità. Da un lato tende ad uno scopo esterno, che può raggiungere grazie al controllo e alla regolazionedell’enorme grado di libertà comportamentale, sia motorio che linguistico. Dall’altro lòto tendeal mantenimento dell’omeostasi interna.1/ modo di essere e le caratteristiche della relazione che la persona ha col mond~ esterno ed il suomicrocosmo interno dipendono in parte da fattori ereditari fissi e non modificabili … (CONTINUA, SCARICA IL FILE ALLEGATO)
Giornale di Posturologia – Settembre 2002
Mazzuchelli Cosimo Carlo