Intervista a due specialisti: i dottori Vittorio Roncagli e Rinaldo Spinozzi.

Avete esperienza anche con persone che non praticano sport?
Abbiamo effettuato numerosi protocolli di test anche alnntemo di scuole elementari,
medie e superiori. Lo scopo era quello di valutare l’efficienza visiva degli studenti e ve·
rificare se esistevano potenziali problemi visivi che potevano interferire con l’attività scolastica scolare.

E cosa avete riscontrato?
Molti alunni presentavano dei difetti visivi che non conoscevamo perché non avevano ef·
fettuato esami visivi periodici. Abbiamo riscontrato che, molto spesso, una scarsa attenzione visiva ed un ridotto rendimento durante la lettura e lo studio, con un profitto
non paragonabile all’impegno, potevano essere causati anche da problemi visivi.

Quando riscontrate un problema visivo, cosa proponete come soluzione?
Se il problema visivo è causato da un difetto refrattivo, è quasi sempre necessario prescrivere un occhiaie o delle lenti a contatto. Se, invece, il problema è causato da altri fattori,
per esempio una scarsa capacità oculomotoria, una messa. a fuoco lenta oppure una
scarsa coordinazione fra i due occhi, la soluzione può essere di tipo rieducativa, attraverso
opportuni esercizi visivi che mirino ad eliminare o quantomeno a migliorare il problema
visivo presente.

Una ginnastica visiva?
Si, la rieducazione visiva è una disciplina ancora relativamente poco diffusa, nel nostro
Paese, ma già molto diffusa in altri Stati dove è praticata da oltre trent’anni.

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La Tribuna – 4 Aprile 2000 

Giancarlo Monari