Per esprimersi ad alti livelli, un atleta dovrebbe servirsi al meglio di tutte le potenzialità della funzione visiva. Con le tecniche di Sports Vision elaborate negli USA, è possibile allenare e migliorare capacità visive altrimenti scarsamente utilizzate. Evidenti i vantaggi ai fini della prestazione agonistica.
Nel considerare uno sportivo nel suo insieme, accade spesso che venga data per scontata una qualità di base che in quanto tale non è soggetta a valutazione come posso esserlo, invece, la forza o la velocità: la vista.
Il percepire bene le distanze, il possedere un buon campo visivo inteso come la capacità di vedere attorno all’oggetto che consideriamo principale, la coordinazione fra i due occhi sono caratteristiche altrettanto importanti. Oltre a queste, la percezione dei colori, la sensibilità al contrasto e la velocità di messa a fuoco, la coordinazione fra funzione visiva e i movimenti dei vari segmenti corporei ci permettono di eseguire i movimenti conb precisione e coordinazione. In sostanza, per quanto bene una persona possa vedere, solo raramente utilizza tutte le potenzialità della funzione visiva.
La novità risiede nel fatto che queste qualità possono essere allenate e migliorate alla pari di tutte le altre caratteristiche fisiche.
Proviamo ad immaginare quale vantaggio può rappresentare per un giocatore di base-ball il vedere la pallina perfettamente a fuoco, anche quando questa viaggia a velocità molto elevate, e aggiungiamo a questa la possibilità di vedere allo stesso tempo il movimento dei compagni o degli avversari.
Per un motociclista o un automobilista che viaggia a 200 Km/h, tre decimi di ritardo nell’impostazione di una curva si traducono in una variazione della traiettoria di circa 60 metri.
NUOVO CLUB – Gennaio 1993