optometria, scienze visive, visual training, vision training, vision therapy

Aipoly: l’app che regala una “visione artificiale” ai non vedenti

Di |2016-12-30T20:34:07+01:00Marzo 25th, 2016|Categorie: Scienze Visive feed|

SENZA BARRIERE – “Sto attraversando il Quatar, domani sarò in Australia. Potremmo sentirci quando arriverò lì?”, ci comunica Alberto Rizzoli mentre cerchiamo di fissare il nostro appuntamento telefonico d’oltreoceano, sfidando il fuso orario. Da tempo il giovane startupper non vive più nel nostro Paese: ha abbandonato l’Italia per seguire i propri sogni e il lungo viaggio sembra aver portato i frutti sperati. Sì, perché Rizzoli – classe 1994 e talento da vendere – con una brillante intuizione sta migliorando la qualità della vita di migliaia di persone non vedenti. “Tutto è iniziato qualche anno fa, dopo la laurea in gestione aziendale a Londra”, racconta con entusiasmo. “Grazie a un finanziamento stanziato da Google sono approdato prima a Mountain View, in California, e poi alla Singularity University, nella Silicon Valley, dove ho potuto sviluppare la mia idea: Aipoly.” Di cosa si tratta? Aipoly è un’applicazione per smartphone dedicata ai non vedenti che tramite un sistema di “visione artificiale” identifica gli oggetti, li descrive, ne indica la posizione e il colore. Inoltre, può riconoscere azioni e espressioni del volto umano.”Pensate alle persone che non possono vedere: in una manciata di secondi questa app scatta una fotografia all’oggetto che ha di fronte, lo [...]

Si può migliorare la vista usando la bicicletta?

Di |2016-12-30T20:34:26+01:00Dicembre 22nd, 2015|Categorie: Scienze Visive feed|

RICERCA – Non si tratta di una credenza popolare, ma del risultato di uno studio scientifico. Secondo infatti un articolo pubblicato sulla rivista Current Biology l’attività motoria sarebbe in grado di migliorare la plasticità del cervello, in particolare quella della corteccia visiva. Da tempo è noto il ruolo positivo dell’attività fisica per un migliore stato di salute generale e si sa che contemporaneamente si possono migliorare le capacità cognitive, rallentando l’invecchiamento. Poco si sapeva, però, del meccanismo che sta alla base di questo fenomeno. Due ricercatori italiani, Alessandro Sale e Claudia Lunghi, hanno cercato di indagare il funzionamento del sistema visivo e in particolare la rivalità binoculare, un particolare fenomeno per cui se si presentano due immagini diverse ai due occhi vi è un’instabilità della percezione visiva per cui le due immagini continuano ad alternarsi tra loro. La prevalenza di un’immagine o dell’altra, ovvero la durata di percezione di un segnale, può essere utilizzata per indagare la plasticità del cervello, ovvero la capacità dei neuroni di cambiare in risposta alle esperienze. Questa capacità è a livelli massimi durante lo sviluppo e scende rapidamente nella fase adulta. Sale e Lunghi, rispettivamente ricercatori presso l’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di [...]

La musica che ci emoziona velocizza la memoria

Di |2016-12-30T20:34:32+01:00Novembre 3rd, 2015|Categorie: Scienze Visive feed|

SCOPERTE – “Spegni la musica quando fai i compiti”: non so da voi, ma a casa mia, quando ero ragazzina, era il ritornello quotidiano di tutti i pomeriggi. Perché, in genere, i nostri genitori credevano che i rumori di qualsiasi tipo, dalla tv alla musica, potessero interferire con la nostra capacità di concentrarci e di memorizzare. Gli effetti della musica di sottofondo nei processi mentali come la memorizzazione sono sempre stati controversi e lo sono tuttora. Tant’è vero che nonostante sia dimostrato un effetto positivo della musica durante compiti motori (aiuta la performance atletica), sembra, invece, più dubbio il suo effetto in altri compiti cognitivi. Già nel 2007 Dalton e Behm avevano chiarito che ascoltare musica mentre si guida riduce notevolmente lo stress e l’aggressività del guidatore, ma interferisce quando le condizioni stradali che richiedono attenzione e concentrazione. Oggi, però, una ricerca realizzata dal Milan Center for Neuroscience dell’Università di Milano-Bicocca potrebbe ribaltare almeno le credenze di molti genitori, assicurando che una musica emozionante, così come il silenzio, è capace di stimolare la memoria. Non un rumorino rilassante di onde marine o di brezza tra gli alberi, non una musica felice, ma una vera musica commovente. L’esperimento, condotto su 54 [...]

Anche gli umani (ogni tanto) vedono gli infrarossi

Di |2016-12-30T20:34:58+01:00Dicembre 9th, 2014|Categorie: Scienze Visive feed|

SCOPERTE – L’occhio umano è in grado, in alcune condizioni, di vedere la luce infrarossa, tradizionalmente considerata “invisibile”. Non sono superpoteri, ma una caratteristica umana, per quanto piuttosto rara. Questa la scoperta di un gruppo di ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis, pubblicata sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America). La sensibilità dell’occhio umano varia a seconda della lunghezza d’onda della luce percepita e la struttura stessa dell’occhio e gli spettri di assorbimento dei pigmenti limitano la nostra percezione visiva alla luce di lunghezza d’onda compresa tra i 400 e i 720 nm. I ricercatori si erano però accorti personalmente di percepire alcuni flash di luce verde mentre lavoravano con un laser a infrarossi. A che cosa era dovuto questo fenomeno? Per rispondere a questa domanda,  gli scienziati hanno utilizzato la stessa luce esponendola a cellule della retina di topi e di esseri umani. Il risultato è stato che vi era un’attivazione dei fotorecettori, dovuta alla reattività alla luce, in particolare a lunghezze d’onda superiori a 900nm. È stato quindi dimostrato che i fotorecettori dei mammiferi possono essere attivati dalla luce nel vicino infrarosso. Vista la grande scoperta, [...]

Vedere il volto di Gesù sui toast è perfettamente normale

Di |2016-12-30T20:35:02+01:00Maggio 9th, 2014|Categorie: Scienze Visive feed|

WHAAAT? Il venerdì casual della scienza- Si chiama pareidolia, ed è un fenomeno psicologico che ci porta a vedere forme conosciute in oggetti la cui forma (naturale o artificiale) è in realtà del tutto casuale. Se state già pensando al coniglio lunare, che ha dato il nome al rover cinese arrivato sulla Luna a metà dicembre scorso, la risposta è sì: parliamo proprio di questo. Ma anche del volto su Marte, della forma delle nuvole -che incredibilmente somigliano sempre a qualche strano animale- e del backmasking, ovvero la tecnica che prevede l’inserimento di messaggi nascosti nelle registrazioni audio, riconoscibili solamente riproducendole al contrario. Gli Slayer e i Beatles, dicono, ne sanno qualcosa. In un recente studio pubblicato su Cortex, un team di scienziati si è concentrato sulla pareidolia che riguarda i visi, come le apparizioni di Gesù o di Maria (ma anche di Elvis) sul cibo, sui sudari, su Google Earth (dove capita di vedere un po’ di tutto). Secondo loro è normale e si tratta di un fenomeno basato su precise cause fisiche. Un po’ come quando a Singapore si sono convinti che una divinità scimmia avesse fatto la propria apparizione tra le nodosità di un albero, il cosiddetto Monkey Tree Phenomenon. [...]

Il genoma estinto del delfino dello Yangtze

Di |2016-12-30T20:35:04+01:00Dicembre 5th, 2013|Categorie: Scienze Visive feed|

Dopo il recente sequenziamento dell'intero genoma della balenottera minore, la rivista Nature Communication ha pubblicato i risultati di quello del primo cetaceo di acqua dolce: si tratta del baji (Lipotes vexillifer), o delfino bianco dello Yangtze, specie che ha lottato per decenni contro le invasive pratiche umane che hanno fortemente interessato il fiume cinese, uno dei più inquinati al mondo, ma che è ritenuta estinta dal 2006 (la IUCN la identifica come possibly extinct). I quattro individui da cui è stato prelevato il DNA erano pertanto conservati in diversi laboratori asiatici.

Gli “universali” del cervello che legge

Di |2016-12-30T20:35:06+01:00Febbraio 6th, 2013|Categorie: Scienze Visive feed|

CRONACA - I circuiti attivati nel cervello per leggere un testo in cinese e uno in francese, o in un’altra lingua alfabetica, sono gli stessi, come hanno dimostrato i ricercatori guidati da Stanislas Dehaene del National Institute of Health and Medical Reserach in Francia in uno studio pubblicato su PNAS . Identiche inoltre non sono solo le aree coinvolte ma anche i due network, quello visivo e quello motorio, presi in considerazione dallo studio, anche se con intensità differenti tra ideogrammi e alfabeto. Aver considerato occhio e mano – e non udito, come nelle ricerche precedenti – ha quindi permesso di dare una svolta ai circuiti cerebrali in funzione e alle caratteristiche universali della lettura. Per comprendere meglio questi processi e i risvolti pratici dello studio abbiamo intervistato Alfonso Caramazza, direttore del Laboratorio di neuropsicologia cognitiva dell’Università di Harvard e del Centro Interdipartimentale Mente–Cervello dell’Università degli Studi di Trento.

Lettura per soli adulti

Di |2016-12-30T20:35:08+01:00Febbraio 14th, 2012|Categorie: Scienze Visive feed|

FUTURO - Il rapporto “Neuroscienze, conflitto e sicurezza", pubblicato la settimana scorsa dalla Royal Society, è una rassegna delle neurotecnologie sviluppate a scopo clinico e militare, e delle loro applicazioni in guerra e nel "controllo dell'ordine pubblico". Si tratta del "terzo modulo" della serie "Brain Wave". Come i rapporti precedenti (disponibili gratuitamente qui), è scritto in modo semplice e ogni termine tecnico è spiegato con cura, forse perché i dodici esperti scelti dalla Royal Society (nessuno appartenente alle forze armate o di polizia) si rivolgono innanzitutto ai governanti. Identificano le aree i cui progressi promettono "vantaggi" nel reclutare, formare, potenziare e riabilitare il personale militare: - il neuroimaging per identificare le persone che imparano più velocemente e più disposte a correre rischi; - il neuroimaging che rivela i marcatori della percezione visiva al di sotto del livello cosciente, da sfruttare per il rilevamento fulmineo di obiettivi da colpire

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