Gli scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Banca Mondialeavevano realizzato a settembre un report sul rischio: “Minaccia reale di una pandemia di un patogeno respiratorio altamente letale”. Gli esperti della John Hopkins School: “Italia al 51esimo posto per capacità di risposta e mitigazione di un’epidemia”.

Se l’epidemia di coronavirus è la prova generale di una possibile pandemia distruttiva, il mondo (e l’Italia) sembra averla miseramente fallita. Comunicazione del rischio confusa, inadeguatezze della prevenzione e dei piano di contenimento, posti in terapia intensiva per la ventilazione meccanica insufficienti, mancanza di protocolli unici a livello nazionale e internazionale: nulla è andato come sarebbe dovuto andare. I leader politici sono stati presi del tutto alla sprovvista, la comunità scientifica si è divisa, e l’opinione pubblica a rimorchio sta passando da un panico eccessivo a una sottovalutazione errata dell’agente patogeno, che resta insidioso e pericoloso per la tenuta del sistema.

Source: Coronavirus, gli studi che avevano previsto tutto: L’Italia e il mondo non sono pronti – l’Espresso