Wozniak aveva già iniziato a lavorare ad un computer migliorato. Occorrevano molti soldi e l’idea di Jobs di realizzare “un computer per chiunque” a quel tempo appariva assurdo per le banche. Jobs convinse un imprenditore, Mike Markkula, che sottoscrisse un finanziamento bancario di 250.000$. Iniziò la collaborazione con Jerry Manock, un disegnatore industriale che si occupò del design.
L’Apple II debuttò al West Coast Computer Faire il 16 Aprile 1977. Fu una vera innovazione sotto molti aspetti, in particolare la grafica a colori.
Assieme al Commodore PET ed al Tandy TRS-80, Apple II fu considerato uno dei tre “1977 Trinity”, i computer considerati capaci di creare il mercato del “home computing” inesistente fino a quel momento.
Inizialmente non fu facile giustificare la vendita di Apple II ad un prezzo di 1.300$ ma nel 1979  Dan Bricklin, uno studente di Harward, inventò per Apple il VisiCalc, il primo foglio elettronico nella storia dei computer. Un tale successo che la gente finì per comprare Apple II anche solo per poter avere VisiCalc. L’alternativa nel mondo PC arrivò solo anni dopo con Lotus 1-2-3.
Nel corso degli anni furono venduti milioni di Apple II.

Nel 1980, il Financial Times pubblicò che “Apple è la società Californiana con lo sviluppo di crescita più veloce nel settore del personal computer e nel mercato educativo” diventando la seconda più grande azienda di piccoli computer dopo Radio Shack.
Apple entrò in borsa il 12 dicembre 1980 offrendo 4,6 milioni di azioni a 22$ ciascuna, vendute in pochi minuti. Generando l’offerta iniziale di capitale più alta dai tempi della Ford nel 1956, creò più milionari di qualsiasi altra azienda nella storia. Venne presentato Apple III rivolto al mercato business.

Per il mercato consumer, ma non solo, viene introdotto Apple IIe, il più famoso e venduto computer della serie Apple II. Viene anche presentato Apple III, un potenziato computer per il mercato business.

L’Apple IIc fu un computer rivoluzionario per l’epoca. Sottile, compatto, leggero, portatile e con il floppy drive incluso. Non aveva un monitor incorporato ma bastava solo collegarlo ad un monitor o una TV e poteva essere utilizzato ovunque.